L’usignolo
Sono fuggiti i tuoi usignoli, Pierrot, Pierrot scarno e bruno. Solo uno è rimasto a lottare con la ragione, il più triste, il più indesiderato. Ma nel tuo petto, gabbia sonora, scioglie il suo pianto, l’ultimo prigioniero, nella canzone più bella e sol per questo tu già l’ami
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Camilla
Bambina di luce e di vento. Nel verde giardino i tuoi giochi paiono guizzi di farfalla, le tue corse gioiose voli di rondine. Se canti la tua voce d’argento crea ghirlande di armonia nel silenzio.
Bambina di fantasia e di colori. Traccia per me un piccolo disegno colorato ch’io lo affigga, con mano leggera, alla porta segreta dei sogni.
Bambina di corallo ed acqua pura. Guarda in alto e specchia nei tuoi occhi azzurri e profondi un cielo terso e senza nuvole.
La tua vela ormai si sta alzando verso mari lontani e terre sconosciute e tu, con le tue piccole mani, guidala, senza paura, verso un porto di stelle.
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Incontro
Mi prendesti per mano e mi conducesti nella dimensione dell’amore e del sogno.
Nei tuoi occhi bagliori di luna, onde marine, enigmi.
Un giorno mi verrai incontro fra la folla di questo lungomare.
Le sirene suoneranno e le bandiere sventoleranno contro un cielo azzurro.
Allora ti prenderò tra le braccia e tutto il mondo girerà intorno a noi.
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Calze a rete
Tutte le sere, con bello o cattivo tempo, con abito nero, calze a rete, tacchi a spillo, te ne stai sul marciapiede, sola, nella via principale, al centro del paese e la sbatti in faccia ai benpensanti ed a tutta la cittadinanza.
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Il mistero del fiume
A volte, la sera, spingo i miei passi trasognati alla fine di questo lungomare. Qui il mare oscuro e misterioso accoglie il fiume con un grande abbraccio d’amore. Le acque del fiume e del mare si fondono in un unico elemento limaccioso e tumultuoso.
Gli spiriti del fiume soffiano i loro flauti di vento. Gli uccelli marini s’impennano e planano sull’acqua come per gioco.
Questo posto ha un fascino segreto, forse per le luci della costa che si vedono brillare lontane come fuochi di giocolieri.
Forse per il mare che inghiotte ogni cosa, che ci parla come un essere grande ed a volte mostruoso o forse per il cielo che ogni sera indossa un costume diverso: scuro per le nuvole, blu e stellato, chiaro quando sfoggia la luna. Ma forse il mistero sta nel fiumeche reca i messaggi della terra.
Porta i doni dei boschi e dei monti e li deposita morendo, come un amante disperato, nel fondo del mare.
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